”IL CASTELLO DI PIA VICARIO”
A PERETO
“L’EDIFICIO SCOLASTICO”
Borgo Modena 22
La comunità, la cultura, le arti: progresso in corso
Note e riflessioni attuali, da un progetto di sviluppo degli anni ’50 del 900
L’edificio scolastico di Pereto è nato sull’area in cui nel 1915 il Comitato modenese allestì più di trenta baracche abitabili compresi i locali scolastici. Questa operazione si realizzò per far fronte ai relativi danni del terremoto, ma ancor di più per contrastare le condizioni di indigenza e miseria abitativa di tante famiglie peretane.
Tra l’Aprile 1953 e l’0ttobre 1958 per iniziativa della sindaca Pia Vicario furono del tutto smantellate le baracche e completata la costruzione dell’attuale edificio scolastico contemporaneamente alla rete di distribuzione dell’acqua potabile fognaria con la circonvallazione stradale da Fonte vecchia a Castello attraverso la pineta, Rimaneva ancora la strada bianca dalla piana del cavaliere al borgo. Nel 1972 con l’arrivo dell’autostrada nella piana e in virtù dei contributi della cassa del mezzogiorno avviene un progressivo insediamento di industrie nel distretto di Oricola e Carsoli. Non ci risultano a tutt’oggi interventi di edilizia pubblica e urbanistica significativi quale ha registrato Pereto negli anni dell’amministrazione di Pia Vicario. Di contro ci sono stati e sono attuali interventi privati e la costruzione di case, villette, ville, anche faraoniche fuori dal contesto di utilità pubblica, sociale e condivisa. Il progresso comunitario si è fermato. Di più: involuto. Anche la villa della famiglia Vicario rimasta proprietà privata è chiusa nel parco che la circonda all’ingresso del paese. Lo stesso castello di cui Pereto si fa vanto, restaurato con fondi europei e premiato dalla stessa comunità europea come miglior restauro ha un’accessibilità limitata. Le industrie sono in crisi, ma questa è storia nazionale. Il 4.0 dello sviluppo è allo stato attuale un 4 a 0 contro i nostri borghi. Tornando a Pia Vicario e alla sua famiglia ci preme evidenziare come il nipote Carlo Vicario, aspirante musicista, è scomparso prematuramente a 29 anni nel 1959.
Stiamo scrivendo di un edificio in cui durante tutto l’anno sono presenti: scuola; mensa; ambulatorio medico; centri internet e anziani; università terza età; associazione alpini; biblioteca comunale in un ripostiglio chiuso. L’edificio con il suo piazzale è stato intitolato al martire della resistenza Salvo D’Acquisto. Questo edificio più che un centro direzionale è il vero “castello della comunità di Pereto” in grado di accogliere e promuovere tutte quelle iniziative che possono rilanciare lo sviluppo del nostro borgo, con un ritmo dinamico governato con più precisone, coincidente con lo spopolamento del paese e vecchie concrezioni sociali.
La cosa più significativa e progressiva che l’edificio sta accogliendo da circa un anno è l’Accademia Festival piana del Cavaliere, guidata da artisti musicali di rango internazionale e tanti partecipanti globali. Mentre il maestro di canto ha origini famigliari in un confinante paese laziale, gli insegnanti di violino e pianoforte, provengono da Modena (sic!).
Oggi l’area dell’edificio scolastico con le case contigue e la scalinata si chiama Borgo Modena, come il cartello lasciato dai modenesi nel 1915 con su scritto Borgo Modena 22
Sicuramente alla Sindachessa Signorina Pia Vicario, prima donna amministratrice in questa zona, così come ai modenesi del 1915, l’Accademia Festival della Piana del Cavaliere sta dando un riconoscimento a una “maniera” di progettare e operare lungimirante più che a un “maniero” da celebrare.
Fonti parziali:
Gaetano Caldarelli, alias “di Gigante, 2014_ fonte orale
Michele Sciò, Dal terremoto a un quartiere, le origini di Borgo Modena a Pereto, il foglio di Lumen, miscellanea n.9 Agosto 2004
Massimo Basilici, L’edificio scolastico di Pereto (L’Aquila), 2013, edizioni LO